Valpolicella Classico DOC 2019 – Speri

Se anche voi appartenete a quella schiera di persone che considerano il Valpolicella Classico come il fratello minore dell’Amarone, ecco per voi un vino che sarà la prova definitiva che vi state sbagliando e che, benché le varietà d’uva utilizzate siano le stesse, i due prodotti finali sono ben lungi dall’essere fratelli.

C’è in effetti un preciso filo conduttore che caratterizza tutti i vini della famiglia Speri: la pulizia, la linearità con cui il vino si presenta al naso e al palato, l’esaltazione delle caratteristiche di ogni vitigno utilizzato e la capacità di mantenere uno stile tradizionale senza cedere alle mode.

Questo Valpolicella Classico é un perfetto esempio di come tradizione, viticoltura biologica e amore per il territorio possano unirsi per regalare sorrisi. Sì, sorrisi! Perché questo é un vino allegro, con profumi che rimandano alla ciliegia e ai fiori rossi, da bere in buona compagnia, in relax, prima o durante una cena. Non mettetelo in cantina, bevetelo da giovane, assaporatene l’allegria e la spensieratezza della sua gioventù.

Il mio é finito in fretta, ha accompagnato un aperitivo facile e si è poi seduto con me per una cena sul divano, un piatto di pasta con sugo e fagioli e una commedia in tv. Che bella serata!

Colline Savonesi Alicante IGT 2019 – Durin

Produrre vino in Liguria é un esercizio di volontà e tenacia, che mette a dura prova la resistenza fisica e mentale di chi lavora la terra in quelle difficili condizioni. Spese tutte le energie per la vigna, solo i più resilienti e appassionati riescono a concentrarsi per produrre vini di elevata qualità.

Passione é la prima sensazione che esce da questo vino. Un vino che ti rapisce con la sua energia, non potenza estrema, un’energia di fondo, come i bassi che suonano da una cassa, che ti entrano nel sangue e danno ritmo al momento, ti fanno sentire bene.

Arriva deciso al naso, con un bouquet ricco di piccoli frutti rossi molto maturi, senza profumi prepotenti che vogliano prevaricarne altri, e in bocca riempie il palato, avvolgendolo in maniera decisa ma, anche qui, senza spigolature fastidiose. Il finale è lungo e un’acidità perfettamente integrata lascia la bocca pronta per un altro assaggio.

Maturato in barrique di rovere francese per 6 mesi, seguiti da 3 mesi in bottiglia, questo 2019 – con l’etichetta rinnovata e di sicuro impatto – é un piacere già ora e non deluderà nemmeno nei prossimi anni.

Se ne avete una sola bottiglia, non portatelo a casa di amici per una cena (beh, quando si potrà…), gustatevelo in pochissimi, sul divano o davanti al camino, accompagnato da tapas di carne o crostini di fegatini, perché in questo caso il protagonista dovrà essere lui. Oppure fatene scorta!